Il culo al caldo doveva essere Piovono Bombe.
Poi, col culo al caldo, ho giustamente pensato che non piovono sulla mia testa -le bombe- e dunque ho cambiato titolo.
Ciò premesso in questa newsletter non cederò al tifo da stadio sulla questione israelo-palestinese.
SƬ, ovviamente questa newsletter parlerĆ di questo, solo perchĆ© ho un disperato bisogno di mettere i pensieri in fila e condividerli nellāintento di creare discussione e soprattutto scambio di informazioni, documenti, articoli, libri.
Voglio prima di tutto cominciare da qui.
āHe has already broken every standard he ever set for himself and for others. No one at this point is expecting him to assume responsibility. He is calculating every word in his frantic battle for political survival. He knows the overwhelming majority of Israelis ā 80 percent in one poll published last week ā hold him responsible for Israel's lack of preparedness, but he is convinced he can still somehow turn it around. He is convinced there will be no way back if he says the words āIām responsible for the failure.ā So he wonāt.ā
Il soggetto in questione ĆØ Benjamin Netanyahu. Lāarticolo ĆØ di un giornalista israeliano e il giornale che lo contiene ĆØ Haaretz.
(Vi metto poi link e fonti in fondo cosƬ avete tutto a portata di mano)
CāĆØ un fatto che mi sta diventando via, via più chiaro in queste settimane. Anzi, mi correggo, non chiaro, ma lampante: la classe politica israeliana al momento al governo non ĆØ adatta a questa crisi e -quasi sicuramente- ha contribuito a crearla, perciò ora non potrĆ fare altro che esacerbarla poichĆ© pur di tenere le chiappe sulla cadrega (14 anni) ĆØ sceso a patti col demonio ovvero i nazionalisti convinti come Itamar Ben-Gvir.
I nazionalismi fanno schifo.
Itamar Ben Gvir ha qualche problema con la pacatezza e lāequilibrio, caratteristiche che la sua carica di ministro per la sicurezza nazionale dovrebbero richiedere. Itamar, al contrario, va in giro per i villaggi -dove abitano i suoi amici dellāultra destra religiosa- e distribuisce fucili un poā a cazzo di cane e come se non bastasse, posta tali prodezze sui social: risultato? La West Wing fuori dalle grazie, minaccia di non spedire più manco una pallottola perchĆØ, giustamente, i fucili in questione erano da guerra.
Itamar ĆØ il distillato dellāultra destra nazionalista e populista che da sempre i palestinesi li vorrebbe fuori dallāuniverso mondo e possibilmente tre metri sotto terra. Il motto ĆØ ādal Giordano al Mediterraneoā, ovvero Israele dovrebbe pigliarsi ogni pezzo di terra disponibile e con ogni mezzo possibile e immaginabile, in pratica sono uguali ayatollah, identiciā¦ma ebrei: cucciolotti cosƬ, gente con la quale potersi confrontare serenamente.
Il 4 Novembre del 1995
Ma andiamo avanti. Un tizio fatto della stessa pasta di Itamar ha ammazzato Rabin.
Per chi si fosse perso la puntata della Storia, Rabin ĆØ stato ucciso perchĆ© stava cercando la Pace con Yasser Arafat ed era il 4 Novembre del 1995. La volete sapere una cosetta interessante? Ventisette anni esatti dopo lāassassinio, quellāadolescente che prima dellāomicidio rubò lo stemma dellāauto di Rabin, avvertendolo: āsappiamo come trovartiā: ĆØ Ben-Gvir.
Rabin perse la vita perchĆ© nel ā93 a Washighton vennero stretti gli accordi di Oslo. Vado fuori di testa se ci penso. Rabin e Arafat si son stretti la mano e questa sorta di conciliazione non andava bene a molti e da ambo le parti. Trentāanni dopo esattiā¦piovono bombe come non mai. Il fallimento di Oslo ĆØ questo: la gente che muore come mosche.
Un fallimento voluto da chi?
Un fallimento voluto da chi? Beh, diciamo che da tutte e due le parti non ĆØ che ci sia sta voglia incredibile di raggiungere lo stato di grazia racchiuso nel ādue popoli, due statiā e quando scrivo āentrambe le partiā non mi riferisco nĆ© alla popolazione israeliana nĆ© a quella palestinese, ma intendo la classe politica mediamente cazzomunita. Oddio, pure Golda Meir non ĆØ che fosse ben disposta nei confronti dei palestinesi, pubblicamente non ha mai speso parole concilianti sulla questione semplicemente perchĆ© per lei i palestinesi non esistevano proprio eppure -a quanto pare e in privato- pure Meir non escluse la possibilitĆ di uno stato palestinese; purtroppo questo accade poco prima del Settembre Neroā¦e niente, andata male anche lĆ , una maledizione. Queste affermazioni di Meir si leggono su dei documenti desecretati e pubblicati di recente.
Salvare la cadrega.
Trentāanni dopo stiamo al punto nel quale il capo del Governo israeliano per salvare la poltrona e se stesso dalla galera ĆØ sceso a patti con lāultradestra più assurda, quella di Otzma Yehudit e di Tkuma (sionisti ultrabla,bla, come gli altri). Dopo Itamar val la pena spendere una parola anche sul grazioso Bezalel Smotrich di Tkuma, ministro delle finanze e membro del board della Difesa con molto potere sulle decisioni rispetto i West-Bank e lo so che sembra un controsenso che una persona cosƬ abbia molto potere sui territori che non riconoscerebbe a nessun altro se non ai suoi simili, inoltre Bez ĆØ cosƬ aggraziato da aver PUBBLICAMENTE DETTO DI ESSERE FASCIO E OMOFOBO. Ma io butto la testa.
Gli estremi e gli estremisti si somigliano, SEMPRE, è mostruoso secondo me che Natanyahu per tenersi la cadrega e parare il parabile per se stesso nei confronti della giustizia, per mantenere il potere, abbia ceduto in modo così volgare al peggio, un peggio al quale son stati concessi seggi in parlamento e ministeri, un peggio che non credo perderà QUESTA occasione di radere al suolo qualsiasi cosa, chiunque e comunque.
E gli altri non sono santi.
Se da una parte abbiamo delle bestie, dallāaltra abbiamo delle bestie. Io non questa crisi non riesco a vedere uno spiraglio di luce da nessuna delle due parti e Hamas ĆØ messo peggio di Bibi&Friends. Se si son messi in testa di fare quello che han fatto il 7 Ottobre, significa che consapevolmente han deciso di mandare al massacro milioni di persone.
Per la serie: āDai facciamo un bellāattentatone, COSA MAI POTREBBE ANDARE STORTO?ā Ma certo, certoā¦cosa potrebbe andare storto alla popolazione? Tutto, e lo sapevano perfettamente.
Lo sapevano perfettamente cosa sarebbe successo, ma se sei un integralista convinto, il martirio ĆØ la soluzione a tutti i problemi. Ovviamente il martirio delle altre persone e non quello dei leader i quali vivono in Quatar.
Se sullāintegralismo non vāĆØ dubbio,un What If enorme, gigantesco e politico.
Sul New Yorker ho letto queste parole ed ĆØ un leader di Hamas a pronunciarle: Abou Marzouk.
āWe rolled down all of the pathways to get some of our rightsānot all of them. We knocked on the door of reconciliation and we werenāt allowed in. We knocked on the door of elections and we were deprived of them. We knocked on the door of a political document for the whole worldāwe said, āWe want peace, but give us some of our rightsāābut they didnāt let us in.ā He added, āWe tried every path. We didnāt find one political path to take us out of this morass and free us from occupation.ā
Non sono boiate quelle Abou, sarebbe bello lo fossero, ma no.
Tenere una popolazione solo ed esclusivamente in campi profughi per decenni (Jenin, per dire, mica ĆØ una cittĆ , ĆØ un campo profughi DIVENTATO cittĆ ), concedere una elezione una volta ogni tanto, costruire muri, tenere la gente in gabbia con tre controlli- uno di Israele, uno dellā ANP e uno di Hamas- per entrare e uscire dai confini, avere paura che da un momento allāaltro arrivi qualcuno ad arrestarti ĆØ una vita di merda: o no?
Se poi al Governo di Israele salgono delle persone āDal Giordano al Mediterraneoā e tifano smodatamente per schiaffare i palestinesi un regime legale di apartheid, sguinzagliando coloni ultra-ortodossi accompagnati dallāesercito a rubare terre e case, espropriando senza ritegno POTREBBE ESSERE che, magari, si faciliti anche lāincazzatura suprema degli integralisti più integrali spingendoli a desistere su qualsiasi moderazione.
Ma dove stava la EU quando questo accadeva? Non decenni fa, non andiamo indietro ai tempi di Giulio Cesare: dove stavamo noi nellāultimo decennio? A crogiolarci dietro la solita STABILOCRAZIA: se non accade nulla, va tutto bene, anche se sotto la bocca del vulcano si sta preparando lāinimmaginabile.
E Veniamo ai moderati
Chi sono i moderati nelle terre palestinesi? Boh? Fatah? Il partito di Abu Mazen, in teoria. Ho buttato la testa quando ho scoperto che nel 2006 i palestinesi han votato Hamas perchƩ ne avevano piene le scatole di magheggi politici, nepotismi, insomma le solite cose: ne avevano le scatole piene allora e ancora oggi, solo che oggi non voterebbero anche Hamas.
Peccato che tra poco non rimarrà manco più un palestinese con diritto di voto nella striscia di Gaza, ma mettiamo il caso che qualcuno sopravviva:
che si fa DOPO STO CASINO? Boh.
Un boh gigante serpeggia. Chi abita a Gaza non ĆØ che può manifestare, scioperare, inventare un nuovo partito politico, attivarsi con movimenti popolari democratici, coltivare leader visionari capaci di sistemare le cose, cambiare il sistema e, se esistono, non credo che lāattuale sistema fatto di potere marcio di risentimenti antichi permetterĆ a una nuova classe politica di nascere e crescere in tranquillitĆ .
Hamas tiene in pugno la Striscia, possiede le sue persone dal punto di vista economico e anche sociale, ha centralizzato tutto e detta francamente glielo abbiamo lasciato fare.
Ma la stessa cosa vale per la Cisgiordania. Non esiste un sistema politico vero, tutto passa dal filtro israeliano e internazionale, ma di che cazzarola stiamo parlando quando si dice due popoli, due stati? Chiedo. Come può esistere uno Stato se la politica normale in pratica non esiste perché una forma di partecipazione normale non è gradita a nessuno.
Valerio Nicolosi dice che il Nelson Mandela palestinese è Mustafa Barghouti, a momento in carcere in Israele e molto probabile che lì rimarrà ancora a lungo.
Comunque, secondo me, alle popolazioni Palestinesi la democrazia non fa per nulla schifo, anzi. Mi permetto questa considerazione sconsiderata. Pace, democrazia e rispetto non fanno schifo nƩ ai Palestinesi nƩ agli Israeliani, almeno spero.
Poi gli ostaggi dimenticatiā¦
E le loro famiglie disperate a chiedere che Bibi&Friends si spiccino a capire come fare a liberarli. Dopo un mese la tattica ĆØ quella di non concedere cessate il fuoco umanitari fino a che Hamas non rilascerĆ gli ostaggi, ma certamente. Cecilia Sala in Stories ha detto che i miliziani di Hamas hanno viveri, acqua, carburante e mezzi per sopravvivere 4mesi nei km e km di tunnel sotterranei che si son costruiti perciò chi creperĆ di fame, sete e malattie son quelli sopra la terra, mentre le famiglie degli ostaggi moriranno nellāanima per lāattesa mostruosa e lāovvia sete di vendetta. Agli ostaggi, non oso pensare cosa accadrĆ , ho come lāimpressione che non siano il fulcro principale nelle strategie di entrambe le parti, usati come scusa e/o parafulmine.
Conclusioni da culo al caldo.
Di conclusioni non ne ho, mi stanno tutti sulle palle e dalla Storia non abbiamo imparato nulla, come al solito.
Dalla comoditĆ del mio culo al caldo mi appare come una grande e gigantesca questione di potere e soprusi, violenze e reazioni, corruzione e depauperamento. Le persone che stanno giocando questa partita da ambo le parti sono sbadite, corrotte, infami, populiste e vuote. Lāinfamia la si nota da come hanno ammazzato e rapito, da come hanno tirato il sasso e nascosto la mano, da come stanno usando 2milioni di persone come scudo per Hamas; per Israele lāinfamia la si nota da come hanno deciso di difendersi, dallāimmensitĆ del cazzo gliene frega di usare le bombe al fosforo (andate a vedere cosa fanno), di tagliare acqua, luce e carburante, ammazzare malati e dottori e han dato dei traditori ai soldati che si son rifiutati di essere degli infami.
Pure la guerra ha delle regole
Mi fa male il silenzio assordante della UE. Un vuoto pneumatico che dimostra ancora di più e ancora una volta la difficoltà erculea nel costruire una politica estera comune. Non basta dire al fianco di Israele e solidali con i palestinesi, NON BASTA. Grazie, quello posso dirlo io che non so bene da che parte girarmi, posso dirlo io che scrivo una newsletter lunghissima per sfogarmi, ma da un punto di vista geopolitico la UE doveva stare al fianco di Biden e Blinken: my two cents.
Cosa vorrei? Il Mediterraneo. Il nostro Mediterraneo, cosƬ, come qua sotto e gli infami in galera.
Credo di aver finito con le mie personal opinion.
Sotto trovate fonti e articoli.
Poi dovete ascoltare un Podcast che si chiama Oslo30, lo trovate su Spotify, cosƬ come Stories e Racconti da Gaza.
Fonti e Articoli
https://www.newyorker.com/magazine/2023/02/27/itamar-ben-gvir-israels-minister-of-chaos
https://www.newyorker.com/news/news-desk/what-was-hamas-thinking
https://www.washingtonpost.com/world/2023/10/24/gaza-election-hamas-2006-palestine-israel/